In occasione del Centenario della Grande Guerra la compagnia Incanto Arte Creativa propone un nuovo spettacolo "Canta che ti passa", una storia d'amore in musica durante la prima guerra mondiale.
Protagonisti una bella giovane e un improvvisato soldato, impegnati in azioni necessarie, rese urgenti dal pericolo che incombe tutt'intorno, e nel contempo presi, miracolosamente, dalla bellezza e delicatezza, che ciascuno riconosce nell'altro.
Una donna dell'epoca corre sotto la pioggia perchè deve prendere un treno...corre con un ombrello nero, simbolo di un'ombra che sta incombendo su un periodo storico meraviglioso, La Belle Epoque, ma arriva tardi e disperata si rassegna a tornare a casa...
Una raffica di vento improvvisa rischia di portarle via anche l'ombrello facendola completamente bagnare..e invece.. le fa trovare l'amore ...
Questo è l'inizio dello spettacolo "Canta che ti passa" che come un film sonoro dell'epoca ci farà affezionare a due giovani innamorati del tempo che ebbero la sfortuna di incontrarsi e sognare il loro futuro in uno dei periodi storici più crudi e difficili di sempre.. ma anche più ricco di trasformazioni nella vita e nei costumi dell'essere umano.
Durante la rappresentazione di balletti con costumi sfavillanti e dei numeri di operetta e varietà di uno dei tipici Caffè Concerto dei primi del '900, i due innamorati vedranno improvvisamente affondare le loro speranze e i loro sogni
Sibili e scoppi assordanti vivono in contemporanea alla nascita di splendide canzoni che racconteranno ai posteri i fatti accaduti e i sentimenti vissuti della Grande Guerra
Sì..."Canta che ti passa."...!!! Questa frase era fatta passare su dei foglietti volanti come slogan tra le trincee per invitare i poveri soldati a cantare per dimenticare la mancanza della propria donna, madre, figlio...la mancanza della propria vita
Canta che ti passa" era forse anche l'ultima consolazione di quelle donne innamorate che rimaste sole a casa a crescere i bambini scongiuravano la paura e sfogavano la profonda rabbia intonando canzoni come "O Gorizia tu sei Maledetta" o "E anche il mi marito" mentre lavoravano nei campi o nelle faccende di casa..
"Canta che ti passa" nella speranza di far rivivere il ricordo come strumento di consapevolezza e trasformazione di un evento che non possa essere dimenticato o sottovalutato nel tempo perchè parte di noi, della nostra storia e cultura più profonda..."